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Malattia del “Puntino nero”: cos’è e come si previene

Malattia del “Puntino nero”: cos’è e come si previene

La malattia del “Puntino nero” - o “Black spot” - è un problema che affligge tantissimi allevatori, di canarini ma non solo.

Oltre che nei canarini, infatti, questa la patologia del puntino nero può presentarsi anche in cardellini e altri fringillidi, come fringuelli, ciuffolotti, lucherini, organetti, verdoni, ecc.

Nello specifico, colpisce soprattutto i pulli nei primi 6/7 giorni di vita, fino ad esemplari giovani tra i 2 e i 9 mesi di età.

È una malattia purtroppo letale: può arrivare ad uccidere fino al 70% - 80% dei pulli riprodotti in un anno.

Ecco perché è fondamentale conoscerne cause, sintomi e possibili metodi di prevenzione.

Cos’è la malattia del “Punto nero” o “Black spot”?

La sindrome del “Puntino nero” è un’infezione batterica che prende il nome dal suo sintomo più evidente, ovvero una macchia nera sul lato destro dell’addome, all’altezza del fegato.

L’infezione, infatti, riguarda la cistifellea: questa, infiammandosi, provoca una macchia necrotica sotto lo sterno dei piccoli, alla loro destra (a sinistra, da dove tu guardi).

Questa macchia nera è sintomo di una cellula che si autodistrugge, o perché non più necessaria o perché malata.

Altri sintomi evidenti possono essere:

  • Diarrea.
  • Disidratazione.
  • Dimagrimento.
  • Difficoltà nella crescita.
  • Debolezza.

In realtà, in un allevamento affetto da questa malattia, una buona parte delle uova feconde non riesce proprio a schiudersi: i soggetti formati e pronti alla nascita, infatti, non hanno la forza per rompere il guscio.

I pulli nati, invece, presentano i sintomi precedentemente esposti e, come già anticipato, di solito non superano i 6/7 giorni di vita.

Come si trasmette la malattia del “Punto nero”?

La malattia del “Puntino nero” si trasmette innanzitutto tramite i genitori, portatori sani che, alla vista, stanno bene e non presentano sintomi o problemi.

La trasmissione potrebbe avvenire:

  • da madre, portatrice sana o malata, all’ uovo;
  • da una balia esterna, portatrice sana, che trasmette l’infezione a uova in origine “pulite”;
  • da padre, portatore sano, durante l’imbecco;
  • dall’ambiente esterno all’uovo;

Ricorda, infatti, che le uova non sono ermetiche: un’eventuale contaminazione del guscio può compromettere l’embrione all’interno.

Se il piccolo riesce ad uscire dal guscio, probabilmente morirà comunque entro la prima settimana di vita: il suo sistema immunitario, infatti, non riesce ancora a proteggerlo in modo efficiente dalle infezioni.

Cosa provoca la malattia del “Puntino nero”?

Non sono ancora del tutto certe le cause della malattia del Puntino nero, ma gli studiosi ritengono che questa sindrome sia dovuta principalmente da:

-    batteri, come l’Escherichia coli;
-    infezioni da Circovirus.

Come curare il “Punto nero” nei canarini?

Come avrai potuto capire, questo tipo di patologia non ha una vera cura.

Solo la prevenzione e l’utilizzo di buone pratiche e prodotti specifici, ti aiuterà ad eliminare il problema ancor prima che esso si manifesti.

Quali azioni puoi mettere in atto, quindi, per prevenire questa patologia?

  • Cura l’igiene generale di nidi, accessori per l’imbecco, gabbia, così da limitare il proliferarsi di qualsiasi problema;
  • Tratta gli uccelli riproduttori con prodotti e integratori specifici, i quali tutelano la flora batterica intestinale e garantiscono in modo preventivo uno stato di salute ottimale;
  • Usa vitamina E e C, che aiutano a prevenire questa patologia.

PREVENZIONE DEL PUNTINO NERO

prodotti per la prevenzione PUNTINO NERO

Se, invece, la malattia ha ormai già colpito il tuo allevamento, agisci in modo rapido:

  • identifica e metti in quarantena gli uccelli infetti;
  • tocca per ultimi i pulli malati e lavati accuratamente le mani;
  • evita antibiotici che debilitano ulteriormente il sistema immunitario;
  • somministra alimenti meno proteici e di più facile assimilazione, così da non affaticare intestino, fegato, pancreas e cistifellea dei piccoli.

Ricorda sempre, però, che la prevenzione e un’adeguata selezione dei tuoi esemplari, sono le uniche vere armi vincenti, quelle che potranno garantirti un allevamento sano e forte.

A tal porposito consigliamo sempre di offrire, tutto l'anno, un'adeguata integrazione di lieviti e probiotici per rafforzare e migliorare le difese immunitarie degli uccelli

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